<p><a href="/sites/default/files/img/articoli/edilizia-scolastica-dpcm/gazzetta-ufficiale.jpeg"><img alt="" class="gallery left thumbnail" src="/sites/default/files/img/articoli/edilizia-scolastica-dpcm/large_gazzetta-ufficiale.jpeg" style="height:150px; width:150px" title="Gazzetta Ufficiale" /></a>La questione della <strong>sicurezza sismica degli edifici scolastici</strong> è un tema ormai di stretta attualità e, purtroppo, non di rado, le cronache ci raccontano di episodi di crolli e disagi di più o meno grave entità. La necessità di un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonchè di costruzione e completamento degli edifici scolastici, al fine di garantire agibilità, sicurezza e allineamento alle vigenti classificazioni sismiche, appare quindi quantomai urgente in un Paese ad alto rischio come il nostro. </p>
<p>A lanciare l'appello era stata anche <strong>Save the Children Italia</strong>, che nel proprio <a href="http://blog.savethechildren.it/l-urgenza-di-rendere-adeguati-tutti-gli-edifici-scolastici-italiani/">blog</a>, a seguito del crollo di una scuola a Ostuni, aveva pubblicato alcuni dati, già resi noti nel V Atlante dell'Infanzia a Rischio del 2012, sullo stato degli edifici scolastici. Dai dati emergeva un quadro allarmante: su 37 mila edifici censiti in modo completo dall'anagrafe scolastica nell'anno 2011-2012, il 43% aveva richiesto interventi di natura edilizia che non avevano trovato ancora attuazione e soltanto il 30% di essi aveva meno di 30 anni.</p>
<p>Nel frattempo, in attesa che venga resa disponibile l'Anagrafe dell'edilizia scolastica, che doveva essere pubblicata lo scorso 22 aprile 2015 e che appare quantomai essenziale per comprendere il reale stato dei luoghi dove si recano ogni giorno circa 8 milioni di persone tra studenti, docenti e operatori, sulla <a href="http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/05/15/15A03606/sg" target="_blank"><strong>Gazzetta Ufficiale n. 111 del 15/05/2015</strong></a>, è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 aprile 2015, recante le "<strong>Modalità per l'individuazione di un modello unico di rilevamento e potenziamento della rete di monitoraggio e di prevenzione del rischio sismico per la predisposizione del piano di messa in sicurezza degli edifici scolastici</strong>". </p>
<p>Il Decreto, partendo dal principio secondo cui l"'<em>obiettivo della messa in sicurezza sismica degli edifici scolastici costituisce elemento di interesse prioritario</em>", propone di:</p>
<ol>
<li>allargare e approfondire la base di conoscenze delle caratteristiche degli edifici scolastici e degli interventi realizzati per definire più mirate strategie di riduzione del rischio;</li>
<li>individuare un numero consistente di edifici scolastici sui quali testare modelli e parametri e valutare in modo quantitativo l'efficacia degli interventi.</li>
</ol>
<p>In particolare, il piano prevede la realizzazione delle seguenti attività:</p>
<ul>
<li><strong>arricchire la base di dati</strong> esistente sugli edifici e migliorarne il livello di dettaglio;</li>
<li>definire i parametri di valutazione del rischio per <strong>confrontare</strong> <strong>costi e benefici</strong> al fine di predisporre piani di riduzione dello stesso e sviluppare un sistema di monitoraggio;</li>
<li>definire le caratteristiche minime del sistema di monitoraggio per <strong>valutare lo stato di danneggiamento in tempo quasi-reale</strong> e inviare i dati con i sistemi dell'Osservatorio Sismico delle Strutture del Dipartimento della Protezione Civile; </li>
<li>individuare in accordo con le amministrazioni e gli enti interessati di un <strong>numero limitato di scuole sulle quali testare parametri</strong>, modelli e sistemi di rilevamento e monitoraggio; </li>
<li><strong>acquisire dati relativi a pericolosità</strong> e amplificazione locale dei siti in cui sono costruite le scuole al fine di determinare i parametri di scuotimento alla base delle successive valutazioni di rischio; </li>
<li>acquisire dati relativi a elementi strutturali e non strutturali degli edifici al fine di <strong>produrre valutazioni di vulnerabilità</strong> ed esposizione per le successive valutazioni di rischio; </li>
<li>realizzare analisi di rischio multilivello per ciascuna delle scuole individuate e<strong> stimare una classificazione semplificata del rischio</strong> per poter definire in maniera approssimata costi-benefici in caso di interventi di riduzione della vulnerabilità; </li>
<li>organizzare presso almeno una scuola per Regione, di un corso di formazione per la valutazione di vulnerabilità, rischio ed esposizione al fine di realizzare presso tutte le scuole, <strong>giornate informative per studenti e docenti</strong>; </li>
<li>valutare la possibilità di uno <strong>scambio dei flussi informativi</strong> con l'Anagrafe dell'edilizia scolastica; </li>
<li>produrre rapporti<strong> </strong>e<strong> </strong>raccomandazioni. </li>
</ul>
<p>Il <strong>Centro di Geomorfologia del Mediterraneo</strong> si occuperà delle attività necessarie per l'individuazione del modello unico di rilevamento e potenziamento. Nell'interesse di tutti auspichiamo tempi ragionevoli oltre che azioni e risultati tangibili.</p>
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