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Intonaci armati: le reti in fibra sono certificate CIT?

Chiedi all'Esperto - intonaci armati

Le reti in fibra applicate con malta per gli intonaci armati hanno oppure no il CIT? Risponde il nostro Esperto: l'Ing. Stefano Agnetti

Per la rubrica Chiedi all'Esperto, lo spazio dedicato alle domande di progettisti e imprese, ci siamo dedicati questa volta agli intonaci armati per il consolidamento di edifici in muratura e in particolare alla questione relativa alla Certificazione di Idoneità Tecnica all'impiego per uso strutturale (il CIT per intenderci). La domanda che più di frequente ci viene sottoposta su tale argomento è la seguente:

«Vorrei progettare un intervento di adeguamento sismico di un edificio in muratura usando un intonaco armato con rete in fibra e malte a base di calce. Il sistema dispone di un Certificato di Idoneità Tecnica all'impiego?»

Il Certificato di Idoneità Tecnica viene rilasciato soltanto ai sistemi compositi FRP costituiti da tessuti e resine, da impiegare negli interventi di rinforzo strutturale di edifici esistenti. Al contrario, pur essendo largamente diffusi negli interventi di consolidamento di edifici in muratura, per gli intonaci armati non tradizionali non esiste una certificazione rilasciata a livello ministeriale.

Al momento la situazione è dunque questa:

Sistemi Compositi FRP (tessuti in carbonio, vetro, aramide + resine): CERTIFICATI/CERTIFICABILI
Intonaci armati (rete in fibra di vetro o carbonio + malta a base calce): NON CERTIFICABILI

La mancanza di una certificazione non impedisce tuttavia l'impiego della rete in fibra negli interventi di consolidamento strutturale di edifici in muratura. Vediamo perché.

Intonaco armato con rete in fibra di vetro Kimitech WALLMESH

Gli intonaci armati con rete in fibra si possono utilizzare

In analogia a quanto accaduto per i compositi FRP, i sistemi costituiti da rete in fibra e malta per il consolidamento di strutture in muratura potrebbero ottenere la certificazione solo nel caso in cui il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici emani delle linee guida per l'identificazione, la qualificazione e l'accettazione di tali sistemi. Con queste linee guida si potrà avviare quindi il relativo iter di certificazione.

Per gli FRP è in uso peraltro il documento tecnico del CNR DT 200 R1 del 2013 per quanto riguarda la progettazione di tali materiali, mentre le linee guida sono state emesse nel 2015 e i primi Certificati sono stati rilasciati a Luglio 2017. Anche per gli intonaci armati quindi ci sarà un lasso di tempo necessario tra lo studio di tali sistemi, attraverso la sperimentazione accademica volta a darne una validazione all'uso, e gli aspetti normativi e procedurali previsti per la certificazione.

Ciò significa in poche parole che, non appena sarà disponibile una linea guida con i criteri per la certificazione, i produttori saranno nelle condizioni di potersi adeguare e di fornire sistemi qualificati oltre che in possesso del CIT. Nel frattempo però nessun problema: gli intonaci armati con rete in fibra possono essere previsti in fase progettuale anche perché negli anni sono stati oggetto di studi che ne hanno dimostrato l'efficacia.

Applicazione di rete in fibra di vetro

Validità d'uso dei sistemi con rete in fibra per intonaci armati: un passo indietro

Prima del 9 luglio 2015, data di emanazione delle linee guida per la certificazione degli FRP, punto di partenza e di profonda riflessione sull'importanza dell'uso di sistemi certificati, tutti i sistemi innovativi, ossia gli FRP, gli SRG, gli FRCM e gli intonaci armati non convenzionali, non possedevano nessuna regolamentazione.

Questa assenza si è prolungata di altri due anni, fino al luglio 2017, mese in cui sono stati pubblicati i primi CIT per i soli sistemi compositi FRP. Prima di allora i progettisti spesso si avvalevano di certificati di prova prodotti da istituti di ricerca e sperimentazione o da laboratori autorizzati, per conto delle aziende produttrici. I certificati fornivano i valori caratteristici con cui i tecnici potevano progettare gli interventi di rinforzo. Inoltre costituivano un parametro di confronto per poter effettuare l'accettazione e il collaudo.

Nel corso dell'ultimo decennio, numerosi istituti di ricerca hanno sperimentato, per comprovarne la validità d'uso, anche i sistemi di rinforzo con reti in fibra e malte strutturali; tali sistemi infatti erano similari ai classici intonaci armati con betoncini cementizi e reti elettrosaldate. Dai risultati delle prove sperimentali di compressione diagonale su murature rinforzate con questi sistemi, i valori di incremento di resistenza a taglio e del modulo di taglio delle murature sono risultati superiori ai coefficienti riportati nelle NTC 2008. Nella circolare esplicativa infatti i valori dei coefficienti sono relativi agli intonaci armati tradizionali. La possibilità di usare gli intonaci armati con reti in fibra di vetro e malte strutturali a base calce al posto dei betoncini cementizi è avallata peraltro dall'estesa letteratura sperimentale disponibile.

Intonaco armato con rete in fibra di vetro

Prove di accettazione e collaudo

La procedura descritta è stata fino a oggi approvata e tollerata per via dell'assenza di una linea guida che fornisse i criteri di certificazione. Rimane tuttavia il problema di come eseguire l'accettazione degli intonaci armati con rete in fibra e malta. Trattandosi infatti di sistemi di rinforzo per usi strutturali, è necessario rispondere al requisito di accettazione, da parte del direttore dei lavori e del successivo collaudo strutturale.

Ebbene, in questo caso ci si può basare sulle scelte effettuate da parte della Direzione Lavori circa le modalità di accettazione. La DL può proporre per esempio prove di resistenza dei materiali, attingendo dalle linee guida degli FRP, con prove di resistenza a trazione per le reti in fibra e prove di compressione per le malte.

Analogamente, in fase di collaudo, possono essere eseguite prove per verificare la corretta posa in opera dei sistemi, nel rispetto dei criteri di applicazione. Si possono effettuare per esempio prove di adesione per pull-off e prove di trazione tangenziali per verificare, rispettivamente, i valori di adesione della malta al supporto e valori limiti di scorrimento del sistema di rinforzo.

Queste modalità e criteri ipotetici di prove di accettazione e di collaudo sono sicuramente alcuni dei consigli che noi stessi, come Ufficio Tecnico di un'azienda fornitrice, stiamo dando in questo momento ai tecnici che ci chiedono consigli. Tuttavia, è bene sottolineare che, una volta disponibili le relative linee guida, saremo in grado di chiarire con maggiore precisione tutti gli aspetti inerenti al possesso delle Certificazioni, alle classi di resistenza e ai criteri di accettazione e di collaudo.

Intonaci armati e assistenza alla progettazione

Siete interessati a saperne di più sugli intonaci armati con rete in fibra e malta? Allora vi consiglio di leggere qualche approfondimento:

Kimisteel CONNECT, sistema di connessione per intonaci armato (MANUALE APPLICATIVO)

Qual è l'incremento di resistenza in una muratura rinforzata con reti in fibra di vetro?

Per ulteriori domande sull'argomento trattato o su altri temi di vostro interesse scrivetemi a esperto@kimia.it. Le domande ritenute più interessanti per i lettori verranno pubblicate su questa rubrica. Infine, per ricevere supporto alla progettazione, vi ricordo che Kimia propone un servizio ad hoc: scoprite quale.

Ing. Stefano Agnetti, Responsabile Ufficio Tecnico Kimia

Ing. Stefano Agnetti, Responsabile Ufficio Tecnico Kimia

Ingegnere civile laureato a Perugia nel 2010 e PhD in ingegneria civile e materiali innovativi. In Kimia mi occupo di restauro e recupero edilizio. Mi piace viaggiare, sperimentare in cucina e sono un amante degli animali. Questo è il mio profilo Linkedin

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