Comunicati stampa
Kimia in Giordania: soluzioni made in Italy per la conservazione del sito archeologico di Petra
Il 10 aprile workshop tecnico ad Amman con CESF Perugia, il giorno successivo test e posa dei nostri prodotti a Tomba Palazzo (Petra)

KIMIA sarà protagonista di un’importante iniziativa tecnica in Giordania, il 10 e 11 aprile 2025. I nostri tecnici specializzati, infatti, si recheranno presso il sito archeologico di Petra, dove saranno effettuati test applicativi e dimostrazioni pratiche con specifici prodotti dedicati al restauro e al trattamento protettivo delle superfici in pietra.
La missione è stata organizzata in collaborazione con l’organizzazione non-profit giordana SELA For Training and Protection of Heritage, e si inserisce all’interno del più ampio programma “Jordanian Archaeology as a Sustainable Industry (JASI)”, sostenuto da Drosos Foundation e da Petra Development and Tourism Regional Authority (PDTRA), a testimonianza di un impegno congiunto per la salvaguardia del patrimonio culturale dell’area di Petra, una delle sette meraviglie del mondo moderno.
Ad aprire l’iniziativa sarà il workshop “Building a Legacy: Best Practices in Architectural Conservation and Construction Techniques” che si svolgerà ad Amman il 10 aprile. Per l’occasione, l’Ing. Stefano Agnetti e il dott. Eugenio Roccetti condivideranno con gli stakeholders presenti le competenze e le soluzioni che KIMIA ha sviluppato nel campo della conservazione del patrimonio storico.
Il giorno successivo, l’11 aprile, il nostro staff tecnico sarà impegnato, invece, a Petra per le applicazioni dei nostri prodotti e varie dimostrazioni formative presso Tomba Palazzo, una delle tombe reali più grandi del sito archeologico, risalente al I secolo d.C.
A testimoniare la forte sinergia tra restauro e formazione, sia ad Amman che a Petra, sarà la Dott.ssa Cristiana Bartolucci, direttrice del CESF - Centro Edile per la Sicurezza e la Formazione di Perugia, artefice del progetto formativo che lo scorso anno aveva portato in Italia la presidente di SELA, Arch. Maria Elena Ronza, e un gruppo di restauratori della stessa organizzazione. Per l’occasione il gruppo aveva fatto visita ad alcuni cantieri a Venezia, Norcia, Assisi, Perugia, Roma e Napoli, effettuato un corso di formazione pratica con CESF e KIMIA e partecipato a due workshop presso le Università di Firenze e di Perugia.
A commentare le attività ad Amman e Petra è l’Ing. Stefano Agnetti, responsabile Ufficio Tecnico KIMIA: «La nostra partecipazione in Giordania, dopo l’importante contributo dato alla ricostruzione del Minareto Al-Hadba a Mosul, in Iraq, rappresenta per KIMIA un’altra straordinaria occasione di presenza nell’area mediorientale. L’obiettivo principale delle attività in programma è dimostrare concretamente come i nostri prodotti possano contribuire in modo efficace e rispettoso alla conservazione di un sito archeologico d’importanza storica e culturale immensa. Attraverso i test applicativi presso la Tomba Palazzo, vogliamo fornire agli esperti locali le metodologie per affrontare con i migliori strumenti le sfide del restauro. Per noi, invece, sarà importante per capire più da vicino le peculiarità dei monumenti di Petra e le necessità collegate alla loro conservazione. Parallelamente, la partecipazione al workshop di Amman ci permetterà di condividere con un pubblico molto ampio di esperti e istituzioni locali le nostre conoscenze in materia, frutto di più di 45 anni di esperienza nelle aree sismiche italiane e in molti tra i più preziosi monumenti del nostro Paese. L’obiettivo, in sinergia con CESF Perugia e SELA, è creare così un duraturo scambio di conoscenze nel campo della conservazione architettonica, diffondere i nostri prodotti nel Paese e dare luogo a programmi di formazione per gli anni a venire».