Comunicati stampa
"Così abbiamo salvato la Porziuncola"
Celebrata alla Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi la fine dei lavori di restauro e di miglioramento sismico eseguito con il sistema Kimisteel INOX. Presente all'evento anche il Commissario straordinario per la ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli

Grazie a un imponente intervento di restauro e di consolidamento strutturale post sisma 2016 delle volte e della cupola, eseguito con il nostro sistema FRCM, Kimisteel INOX 800, la Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli ad Assisi è tornata completamente fruibile ai fedeli e ai turisti di tutto il mondo. La conclusione dei lavori è stata celebrata il 25 marzo 2025 con un evento speciale in Basilica, "Così abbiamo salvato la Porziuncola", organizzato dalla Provincia Serafica “S. Francesco d'Assisi” dei Frati Minori dell'Umbria.
La giornata si è aperta con una conferenza stampa moderata da padre Saul Tambini, in cui sono intervenuti padre Francesco Piloni, ministro provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna, il progettista dell'intervento di miglioramento sismico, l'Ing. Riccardo Vetturini (Ingenium), il dott. Giovanni Luca Delogu per la Soprintendenza dell'Umbria, Alessandro Belli, CEO KIMIA, e Cristiano Venturini, Amministratore dell'azienda che ha curato la nuova illuminazione della Basilica, iGuzzini.
Padre Piloni, ha elogiato l'enorme lavoro svolto definendolo come «un atto di amore, delicato come un restauro miniato, ma solido come la fede che le mura della Basilica incarnano». Ha inoltre spiegato che alla base del progetto ci sia stata la precisa scelta da parte della Provincia Serafica di «valorizzare le eccellenze del territorio umbro – università, maestranze e tecnici – senza rinunciare a competenze internazionali, in un gioco di squadra che ha unito saperi antichi e tecnologie all'avanguardia». Ha infine spiegato perché l'evento per festeggiare la chiusura dei lavori sia stato chiamato "Così abbiamo salvato la Porziuncola": «Anni fa, durante un sopralluogo alla Basilica dell'allora commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, lo stesso ci disse che avremmo dovuto assolutamente evitare un'altra tragedia come il crollo della Basilica di San Benedetto a Norcia del 30 ottobre 2016 perché c'era il pericolo che ciò potesse accadere nuovamente».
L’ingegner Riccardo Vetturini ha svelato la filosofia che ha guidato il progetto di consolidamento strutturale: «Abbiamo ascoltato ogni crepa, ogni vibrazione, come medici di un corpo venerabile, e scelto materiali innovativi che dialogano con la pietra originale, senza essere invasivi».
L’intervento del dott. Alessandro Belli ha riguardato gli aspetti tecnici dei prodotti e dei sistemi impiegati: «La principale tecnologia KIMIA utilizzata per rinforzare le volte e la cupola si chiama Kimisteel INOX, il sistema FRCM più durevole al mondo. Questo sistema combina malte a base di calce idraulica naturale con reti in acciaio inossidabile ed è stato testato dall'Università di Roma Tre in condizioni ultra aggressive per 5000 ore, ossia 2000 in più rispetto a quelle previste dalle normative vigenti in materia di certificazioni. I risultati ottenuti, ovvero un tasso di degrado pari allo 0,4% contro il 20% imposto come limite dalle norme, hanno dimostrato le sue straordinarie proprietà. Il sistema è quindi totalmente inalterabile, anche alle condizioni climatiche più estreme. ciò significa che non abbiamo solo garantito la sicurezza strutturale dell'edificio attraverso questo straordinario intervento di miglioramento sismico, ma abbiamo evitato anche costi futuri per la collettività legati a possibili manutenzioni o eventuali sostituzioni».
Al termine della conferenza stampa, la giornata è proseguita con visita alla cupola per la stampa, guidata dall'impresa esecutrice Lunghi Costruzioni e dagli altri artefici dell'intervento di consolidamento strutturale. Il pomeriggio invece, ha unito arte, storia, musica con una tavola rotonda in Basilica, condotta da Michele La Ginestra, e interventi significativi di autorità religiose, politiche e culturali.
A fare gli onori di casa è stato il Custode della Porziuncola fr. Massimo Travascio secondo il quale: «la Porziuncola è un luogo minore se lo si guarda come particolare di un tutto, ma è un posto che grazie a questa minorità, custodisce il cuore del francescanesimo. Lì tutto si compie, li tutto ha origine».
Presenti alla serata anche Emanuele Prisco, Sottosegretario del Ministero dell'Interno, il Sindaco di Assisi Valter Stoppini, il Capo del Dipartimento per la Tutela del Patrimonio culturale del Ministero della Cultura, Luigi La Rocca, il Direttore generale dei musei del Ministero della Cultura, Massimo Osanna, la Presidente della Regione Umbria ed ex sindaca di Assisi, Stefania Proietti, Francesca Valentini per la Soprintendenza dell’Umbria e il Commissario straordinario per la ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli. Quest'ultimo ha sottolineato l'eccezionalità del lavoro svolto: «Meno di due anni di lavori, condotti con perizia artigianale, tecnologie all'avanguardia e con una tempestività che è giusto celebrare. Grazie al finanziamento assicurato dalla Struttura commissariale, pari a 7,6 milioni, a cui si sono aggiunti ulteriori 1,5 milioni altri interventi ancora in corso sul campanile, è stata restituita in piena sicurezza una delle mete insostituibili nei percorsi dei fedeli e dei turisti di tutto il mondo, proprio nell'anno del Giubileo e alla vigilia delle celebrazioni dell'ottavo centenario della morte di San Francesco».
La serata di festa è proseguita con la narrazione del Direttore dei Musei Nazionali dell’Umbria, Costantino D'Orazio che ha accompagnato il pubblico alla scoperta delle meraviglie nascoste della Basilica, soprattutto nelle quattro cappelle laterali. Il racconto è stato intervallato dalle musiche della Corale Porziuncola della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli.
Da Nazaret, infine, è stato trasmesso il videomessaggio del Custode di Terra Santa Fr. Francesco Patton che ha creato un legame virtuale tra la Porziuncola e il luogo del sì di Maria, “dove tutto ha avuto inizio”. Proprio per l’occasione, la Porziuncola ha accolto una reliquia della grotta della natività di Maria a Nazaret.