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Tecniche tradizionali di rinforzo delle murature: iniezioni e stilature

Tecniche tradizionali di rinforzo delle murature

Tra gli interventi volti a incrementare la resistenza delle murature è possibile sfruttare soluzioni innovative come i materiali compositi, ma non sempre è la strada più indicata. A volte infatti è preferibile optare per metodi tradizionali

In un precedente articolo pubblicato all'interno della nostra rubrica "Chiedi all'esperto" avevamo risposto alla domanda di un utente che ci aveva chiesto quale fosse l'incremento di resistenza ottenuto in una muratura rinforzata con reti in fibra di vetro. In quel caso l'impiego di una soluzione innovativa come la rete Kimitech WALLMESH in combinazione con la malta Tectoria M15 era in grado di fornire alla muratura lo stesso incremento di resistenza attribuito agli intonaci armati, secondo le NTC 2008. 

Per vari motivi tuttavia non è sempre possibile migliorare le prestazioni strutturali di una muratura sfruttando soluzioni innovative come i materiali compositi. In alcuni casi è infatti preferibile o necessario scegliere soluzioni tradizionali, seppur aggiornate alle recenti tecnologie. In questa occasione quindi andiamo a vedere come incrementare la resistenza di una muratura impiegando una soluzione tradizionale come quella delle iniezioni di malta.

Le iniezioni: un metodo "passivo" per le murature a sacco

L’intervento di rinforzo mediante iniezione consiste nell’iniettare del materiale all’interno di murature cosiddette "a sacco", con lo scopo di colmare i vuoti presenti al loro interno. Tali murature spesso risultano riempite con materiali di recupero che nel tempo sia per sedimentazione che per scarsa qualità del riempimento risultano ricche di cavità e non adeguate al compito strutturale a loro richiesto.

L'assenza di consistenza della parte interna della muratura infatti si associa a dei bassi valori di resistenza e rigidezza delle muratura. Lo scopo dell'iniezione è quello di ripristinare la continuità interna del materiale fessurato o sconnesso che sia, consentendo di rinforzare la parete muraria e di migliorarne il comportamento nel piano.

Si tratta di un metodo di consolidamento comunemente definito “passivo” che non richiede cioè l’esecuzione di operazioni tali da alterare l’aspetto esteriore della struttura. L’intervento avviene infatti all’interno della struttura stessa. Le miscele consolidanti più adatte allo scopo sono le malte fluide a base di calce idraulica naturale, in grado di incrementare le resistenze delle murature, senza andare a variare in maniera troppo significativa la rigidezza del paramento murario.

Iniezioni di murature a sacco

Per le iniezioni di murature a sacco è possibile impiegare la boiacca Limepor 100, che trova impiego nella rigenerazione e nel consolidamento di murature a sacco in mattoni o in pietra di taglio. In caso di cortine murarie anche affrescate, la soluzione ottimale perché più specifica per questa tipologia di utilizzo è la boiacca priva di sali idrosolubili, Limepor IZ8. Questa soluzione evita infatti qualsiasi rischio di affioramento superficiale di sali.

Ma attenzione, le iniezioni di malta non escludono gli interventi di rinforzo superficiale. Anzi, tale intervento di iniezione è spesso complementare ad un rinforzo con reti in fibra di vetro, qualora risulti necessario ripristinare preliminarmente la compattezza e la consistenza del nucleo della muratura, prima di applicare ulteriori rinforzi. 

La possibilità di combinare interventi come quello delle iniezioni di miscele di consolidamento con interventi di tipo superficiale, come l'intonacatura armata, permette di poter ottenere soluzioni di rinforzo delle murature dalle prestazioni molto elevate. Tuttavia quest'ultimo intevento prevede che la superficie muraria venga completamente rivestita mediante l'applicazione di una malta da intonaco. Questa condizione è praticabile in tutte quelle murature in cui non c'è necessità di mantenere le facciate a vista. Al contrario, quando invece c'è il vincolo dell'aspetto estetico, occorre pensare a una soluzione differente.

PER APPROFONDIRE:

Consolidamento strutturale del Palaexpo di Roma

Recupero e riqualificazione del complesso monumentale Rocchetta Mattei

La stilatura delle facciate

Nel caso in cui oltre all'obiettivo di eseguire un rinforzo strutturale si debba tener conto della necessità di mantenere inalterata l'estetica della muratura mantenendo il paramento in pietra a vista la strategia va rivista. In questo caso le iniezioni di consolidamento potranno essere completate con l'esecuzione di interventi superficiali che preservino l'aspetto estetico della muratura. Un esempio di questo tipo è quello della rigenerazione delle stilature della facciata.

Stilatura

La ristuccatura dei giunti tra le pietre, a seguito della profonda scarnitura, pur non trattandosi strettamente di un intervento strutturale, permette di limitare l'insorgenza di problematiche come l'infiltrazione di acque meteoriche e la proliferazione di piante infestanti, che a lungo andare possono compromettere il comportamento strutturale della muratura.

La stilatura delle facciate può essere quindi effettuata mediante l'applicazione di una malta a base calce come Tectoria PMP. Tale malta è stata formulata per garantire la massima compatibilità chimica e cromatica con le murature storiche e consentire un incremento delle loro caratteristiche, pur mantenendo inalterato l'aspetto esteriore.

PER APPROFONDIRE: Restauro delle mura del Castello dell'Antognolla

 

Ing. Stefano Agnetti, Responsabile Ufficio Tecnico Kimia

Ing. Stefano Agnetti, Responsabile Ufficio Tecnico Kimia

Ingegnere civile laureato a Perugia nel 2010 e PhD in ingegneria civile e materiali innovativi. In Kimia mi occupo di restauro e recupero edilizio. Mi piace viaggiare, sperimentare in cucina e sono un amante degli animali. Questo è il mio profilo Linkedin

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