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La tecnica del cordolo lamellare [Podcast #05]

La tecnica del cordolo lamellare

Nel quinto episodio di Ufficio Tecnico scopriamo caratteristiche, modalità operative e vantaggi della realizzazione dei cordoli lamellari. In più le domande degli ascoltatori

Il cordolo lamellare è un sistema innovativo di rinforzo strutturale di opere in muratura da impiegare come alternativa ai classici cordoli in cemento armato o in legno. Nel quinto episodio di Ufficio Tecnico – il podcast dedicato al recupero edilizio e alle tecniche di rinforzo strutturale – i nostri conduttori, Stefano Agnetti e Andrea Costantini, spiegheranno come si realizzano e quali benefici possono garantire.

Ascolta "05 La tecnica del cordolo lamellare" su Spreaker.

Sintesi dell'episodio

01:33” I cordoli lamellari prevedono l'impiego di materiali compositi e si realizzano attraverso una stratificazione di laterizio alternato all'impiego di sistemi di rinforzo strutturale FRCM. Questa sigla identifica sistemi composti da fibre di rinforzo sotto forma di reti o tessuti immersi in matrici inorganiche ossia malte.

03:22” Uno dei principali vantaggi dell'impiego di questo sistema è che si realizza un elemento di chiusura – il cordolo appunto – in muratura, su di una muratura. C'è quindi la massima compatibilità sia in termini materici che di deformazioni di trasferimento delle sollecitazioni a differenza di quanto avviene con i cordoli in cemento armato o in legno.

05:02” A differenza delle complesse operazioni di realizzazione dei cordoli in cemento armato e legno, il cordolo lamellare prevede una fase realizzativa molto più semplice con una stratificazione di elementi in laterizio con materiali di rinforzo resistenti a trazione posti in letti malta. Si combina quindi in modo pratico la resistenza a compressione propria delle murature con quella, appunto, a trazione dei compositi FRCM.

07:30” Nella realizzazione dei cordoli lamellare è importante non solo combinare le file di elementi in laterizio con i letti di malta nel quale vengono posati gli elementi FRCM di rinforzo ma è anche opportuno creare dei collegamenti verticali inserendo, mediante perforazioni, delle barre per evitare scorrimenti trasversali sul piano di posa. Questi collegamenti sono importanti perché sopra il cordolo verrà posizionata infine la copertura.

09:56” Il sistema composito FRCM da applicare tra una fila e l'altra di mattoni può sfruttare l'intera larghezza del cordolo e può essere applicato all'interno dello stesso letto di malta anche in più strati. L'operazione si può eseguire anche nelle successive file fino a creare la sezione resistente del cordolo lamellare.

10:22” Dal punto di vista operativo il sistema dei cordoli lamellari a vantaggi nella movimentazione dei materiali, le fasi di posa in opera e i tempi di realizzazione. Il tessuto in FRCM infatti viene fornito in rotoli, facilmente manovrabili, tagliabili a misura dalle maestranze in modo tale da realizzare il rinforzo con continuità su tutta la lunghezza della muratura oppure dove è previsto realizzare sovrapposizioni in accordo a quanto indicato dal CNR DT 215/2018.

Le domande degli ascoltatori

Concluso il tema dei cordoli lamellari, nella seconda parte del podcast abbiamo risposto a due delle domande poste dai nostri ascoltatori.

  • «Per i materiali compositi in fibra di carbonio qual è la resistenza apportata?»
  • «Come contrastare un cinematismo di ribaltamento di una parete non ben ammorsata su un edificio in muratura?»

Per conoscere le risposte ti rimandiamo all'ascolto del podcast. Per commentare l'episodio o porre altre domande invece ti invitiamo a usare le pagine social di Kimia, a scriverci a podcast@kimia.it oppure a inviarci un messaggio o un audio WhatsApp al numero 349.108.99.22.

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Ing. Stefano Agnetti, Responsabile Ufficio Tecnico Kimia

Ing. Stefano Agnetti, Responsabile Ufficio Tecnico Kimia

Ingegnere civile laureato a Perugia nel 2010 e PhD in ingegneria civile e materiali innovativi. In Kimia mi occupo di restauro e recupero edilizio. Mi piace viaggiare, sperimentare in cucina e sono un amante degli animali. Questo è il mio profilo Linkedin

Ing. Andrea Costantini, Supporto Tecnico alla Progettazione

Ing. Andrea Costantini, Supporto Tecnico alla Progettazione

Ingegnere Civile Strutturista con laurea ottenuta a Perugia e con esperienze di studio e ricerca presso la Universidad Politécnica de Valencia. Amo la Spagna, le lingue e viaggiare all'estero. In Kimia mi occupo di Supporto Tecnico alla Progettazione e sono a disposizione dei progettisti per dimensionamenti, verifiche e calcoli strutturali pre e post intervento. Il mio profilo Linkedin

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