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Come si rinforzano le volte in camorcanna?

Vi spieghiamo cosa sono le volte in cannicciato, quali le cause di degrado e, soprattutto, quali le principali tecniche da adottare per eseguire un intervento di rinforzo e consolidamento

Le volte leggere in cannicciato, dette anche “in camorcanna”, sono largamente diffuse nel nostro Paese. Presenti con alcuni esempi sin dal 1200, hanno trovato ampio utilizzo soprattutto a partire dal 1800 e oggi possiamo ritrovarle in chiese, dimore signorili e teatri. Sono dette anche "false volte" perché di queste conservano l'aspetto estetico senza aggravio di peso sulla struttura muraria circostante.

Le volte in camorcanna sono concepite dunque come elementi non strutturali ma, come le volte vere e proprie, in caso di degrado, hanno bisogno anch'esse di opportuni interventi di rinforzo.

Per scoprire quali, non vi resta che continuare a leggere questo articolo. Dopo aver passato in rassegna alcune tra le più frequenti cause di degrado, vedremo infatti quali sono le principali tecniche di consolidamento delle volte in camorcanna attuabili.

Rinforzo di volte in camorcanna

La struttura delle volte in camorcanna

Le volte in camorcanna sono composte da stuoiati di canne e intonaco appesi a centine lignee, che presentano all’intradosso pitture e decorazioni in stucco, spesso di elevato pregio.

La struttura portante delle volte in camorcanna è costituita da una struttura lignea principale autoportante, le “centine”, ordita secondo il lato più corto dell’ambiente da coprire e ancorata sulla muratura perimetrale con zeppe di legno e malte. Le centine sono generalmente costituite da tavole inchiodate fra loro, opportunamente sagomate per ottenere un andamento curvilineo all'intradosso.

L'orditura secondaria è costituita da tavole più piccole, i “tambocci”, che svolgono anche una funzione di controvento. Queste tavole, generalmente caratterizzate da profili ben squadrati, sono fissate all'orditura principale mediante sistemi di incastro forzato e chiodatura.

Tra un tamboccio e l'altro può essere disposto un ulteriore tavolato costituito da assi detti “paconcelli”, disposti parallelamente alle centine in modo da aumentare la superficie di contatto dello stuoiato sottostante, generalmente fissato all'intradosso attraverso piccole assi di legno dette “cantinelle”.

Lo stuoiato in canniccio, disposto lungo l'asse longitudinale dell'ambiente e ancorato alla struttura lignea attraverso chiodi a testa larga, è costituito da fasci di canne spezzate a metà o in più parti e intrecciate tra loro in modo da ottenere maglie regolari (Fig. 1), o da canne non schiacciate e legate fra loro da trame in giunco flessibile o in fili di rame.

Lo stuoiato ancorato all'intradosso dell'orditura è quindi intonacato procedendo con gli strati del rinzaffo, dell’arriccio e della lisciatura con malta fine. Talvolta uno strato di intonaco viene applicato anche all'estradosso a soli fini protettivi.

Morfologia di una volta in camorcanna
Fig. 1 - Morfologia di una volta in camorcanna con stuoiato intrecciato

Condizioni di degrado delle volte in camorcanna

La morfologia stessa delle volte in camorcanna le espone a una gamma piuttosto ampia di condizioni di degrado, riconducibili sia a fattori propri del sistema che a fattori esterni.

Fra le condizioni di degrado possibili vi sono:

  • difetti originali del sistema portante ligneo. Tali difetti in realtà possono essere a loro volta di diversa natura e legati tanto alla scarsa qualità del materiale ligneo, quanto alla cattiva realizzazione del sistema stesso (elementi sottodimensionati o cattive connessioni fra gli stessi);
  • errori di connessione con le pareti perimetrali della volta o eventi accidentali connessi all'interazione con la muratura perimetrale stessa (distacchi fra le pareti, cedimenti differenziali, ecc.);
  • eventi accidentali o non, connessi all'uso degli ambienti limitrofi o coperti dalla struttura voltata stessa, come eventuali perdite d'acqua o riscaldamento dell’ambiente sottostante con fenomeni di umidità nella volta per l’elevato gradiente termico.
  • Attacchi di insetti xilofagi e funghi, particolarmente rilevanti o in zone specifiche della struttura, come nelle testate delle centine, o in maniera diffusa sulla struttura in presenza di umidità ambientale elevata (superiore al 20%) e di scarsa areazione degli ambienti sovrastanti la volta in camorcanna.

Interventi di rinforzo delle volte in camorcanna

Come descritto nel paragrafo precedente, sono numerosi i fattori che possono incidere sulle condizioni di integrità delle volte in camorcanna e condizionarne la durabilità, sia nel breve che nel lungo periodo. Nel nostro caso, non potendo affrontare per ragioni di spazio una casistica troppo vasta, riportiamo di seguito le principali modalità di intervento e i materiali più indicati per ripristinare e preservare le strutture in camorcanna in alcuni suoi elementi, portanti e non.

Rinforzo delle testate lignee

Uno degli interventi che più diffusamente ci si trova ad affrontare quando si ha a che fare con le strutture portanti orizzontali lignee, è costituita dal rinforzo o risanamento delle zone di testata. Nel caso delle volte in camorcanna, come in quello di strutture portanti lignee di particolare pregio, la rimozione e la sostituzione dell'elemento ammalorato, anche se limitate alle zone deteriorate, non sono sempre fattibili, soprattutto in presenza di elementi decorativi di pregio.

Operazione di sostituzione della testata di una centina
Fig. 2 - Operazione di sostituzione della testata di una centina

Una delle principali vie di intervento percorribili diventa perciò quella di effettuare il risanamento della testata lignea mediante la sua ricostruzione con materiali resinosi, previo puntellamento dell'elemento da risanare e senza demolizione degli orizzontamenti o di eventuali elementi di pregio.

Le ricostruzione di una testata lignea può essere sintetizzata quattro fasi. Vediamo quali:

  • puntellamento e scarico dell'elemento oggetto di intervento (se non si può intervenire all'intradosso si agisce all'estradosso “sospendendo” l'elemento);
  • rimozione completa della parte ammalorata della testata;
  • inserimento di barre in vetroresina Kimitech TONDO VR dimensionato, in lunghezza, diametro e numero, in modo da dare garantire resistenza allo sfilamento;
  • realizzazione di una cassa forma e successivo getto epossidico di Kimitech EP-IN con aggiunta di inerte al quarzo Kimifill
Ricostruzione della testata della centina di una volta in camorcanna
Fig. 3 - Ricostruzione della testata della centina di una volta in camorcanna

Consolidamento dell'incannucciato

L'altro intervento tipico cui ci si trova a dover ricorrere nel caso del rinforzo di volte in camorcanna consiste nell'applicazione di tessuti, generalmente in fibra di vetro, per solidarizzare l'incannucciato alle centine (più raramente ai tambocci). L'intervento complessivo è generalmente composto dall'applicazione sia localizzata che estesa di tessuti di rinforzo come rappresentato nell'immagine qui sotto.

Fascia distribuita e localizzata in un intervento di una volta in camorcanna
Fig. 4 - Rinforzo dell'incannicciato in una volta in camorcanna

L'applicazione della fibra, quantomeno nella sua installazione localizzata, prevede l'asportazione del rivestimento estradossale di gesso allo scopo di creare la massima adesione possibile dell'incannucciato alle centine.

Rinforzo dell'incannucciato di una volta in camorcanna: sezione della zona di intervento
Fig. 5 - Rinforzo dell'incannucciato di una volta in camorcanna: sezione della zona di intervento

Viceversa l'applicazione di strisce estese, solitamente su tutto lo sviluppo longitudinale e trasversale della volta, analogamente a quanto fatto per le normali superfici voltate, può essere realizzato anche senza rimozione del rivestimento superficiale della camorcanna, soprattutto se questo si presenta in buono stato di conservazione.

Nel caso più generale le fasi di lavorazione, rappresentate in Fig.6, possono essere così riepilogate:

  • rimozione dello strato estradossale di gesso fino a scoprire l'incannucciato;
  • pulizia a fondo della superficie in modo da eliminare ogni residuo di inerte o polvere;
  • primerizzazione con Kimicover FIX al fine di migliorare le condizioni di adesione e compattare la matrice in gesso che emerge fra l'incannuciato;
  • stesura dello strato di adesivo epossidico tixotropico Kimitech EP-TX;
  • applicazione del tessuto in fibra di vetro Kimitech VR;
  • impregnazione del tessuto con la resina epossidica Kimitech EP-IN.
Sei fasi di lavorazione per il rinforzo dell'incannicciato di una volta in camorcanna
Fig. 6 - Fasi di lavorazione per il rinforzo dell'incannucciato di una volta in camorcanna

Consolidamento dell'intonaco intradossale

Un'altra condizione di degrado spesso riscontrata nelle volte in camorcanna è costituita dalla presenza di distacchi dell'intonaco all'intradosso soprattutto se è in presenza di superfici affrescate o comunque di pregio.

L'intervento di restauro in questo caso deve essere finalizzato al riempimento dei vuoti formatisi per via del distacco mediante iniezioni a bassissima pressione di malte idrauliche a basso contenuto di sali idrosolubili al fine di evitare la migrazione degli stessi durante le fasi di presa e indurimento oltre alla successiva formazione di efflorescenze.

Attraverso opportune siringhe da restauro vengono effettuate quindi iniezioni consolidanti di Limepor IZ4, un mix di calce idraulica naturale NHL, pozzolane e filler carbonatico, che può essere miscelato anche con resina Kimitech B2 in completa sostituzione dell'acqua.

LEGGI ANCHE: Consolidamento strutturale della Sala Norsa di Assisi

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Ing. Gabriele Comanducci, Technical Advisor

Ing. Gabriele Comanducci, Technical Advisor

Ingegnere Civile Strutturista, ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca attraverso un programma internazionale che mi ha portato per diverso tempo in Germania e Portogallo. In Kimia rivesto il ruolo di Technical Advisor dell'Ufficio Tecnico. Amo viaggiare, fare sport e la vita di campagna. Il mio profilo Linkedin

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