Cantiere |
Lavori di messa in sicurezza della Scuola Secondaria di I grado "Padre Matteo Ricci" |
Anno |
2013 |
Località |
Montecosaro |
Zona |
Macerata Europa Italia Marche |
Committente |
Comune di Montecosaro |
Progettista |
U.T.C., Ing. Gianluca Bracci |
Direzione dei lavori |
Ing. Gianluca Bracci |
Impresa edile |
Sardellini Costruzioni |
Categorie di intervento |
Consolidamento strutturale con materiali compositi Ripristino del calcestruzzo |
L'intervento di messa in sicurezza della scuola secondaria di I grado "Padre Matteo Ricci", nel comune di Montecosaro, in provincia di Macerata, è stato eseguito nel 2013 nell'ambito del "Programma straordinario stralcio di interventi sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non strutturali, degli edifici scolastici" previsto dalla Delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n. 32/2010.
Il progetto prevedeva due ambiti di intervento: il risanamento dei cornicioni e della copertura e la solidarizzazione delle tamponature alla struttura in cemento armato. Ecco nel dettaglio gli interventi eseguiti.
L'intervento di recupero ha previsto la protezione delle strutture in cemento armato degradato con armatura metallica a vista. Le lavorazioni eseguite sono state le seguenti:
La pulizia superficiale del calcestruzzo nelle zone degradate è stata effettuata mediante sabbiatura e spazzolatura in modo da ottenere una superficie pulita e priva di elementi estranei, eliminare le zone corticalmente poco resistenti e ogni altro elemento in grado di funzionare da falso aggrappo per i successivi trattamenti.
Per il trattamento dei ferri di armatura è stato impiegato il passivamente Betonfix KIMIFER, applicato a pennello in due strati. Il passivante è stato applicato successivamente alla procedura di idroscarifica e di sabbiatura in modo tale da evitare nuove ossidazioni del ferro. La riprofilatura è stata eseguita con malta cementizia tixotropica a ritiro controllato Betonfix FB, idonea per ripristini a spessore.
Per la successiva fase di rasatura è stata applicata la malta cementizia a granulometria fine Betonfix RS. Si è creata così una superficie liscia in grado di fare da base per la successiva verniciatura protettiva eseguita a pennello con la resina acrilica monocomponente Kimicover BLINDO.
Infine l'intervento è stato completato dalla rimozione dalle pareti della vecchia tinteggiatura, opportunamente lavata a e sgrassata.
Il collegamento delle tamponature e delle partizioni interne allo scheletro della struttura in c.a. ha previsto inizialmente la rimozione delle polveri e la pulizia con acqua a bassa pressione delle superfici di intaglio.
Una volta asciutte, sulle superfici è stato applicato a pennello il primer a base di resina sintetica bicomponente Kimicover FIX con l'obiettivo di consolidare i supporti e preparararli alle successive lavorazioni.
Per la realizzazione dei rinforzi è stato applicato a spatola l'adesivo epossidico Kimitech EP-TX seguito dall'inserimento di fasce in fibra di vetro Kimitech LP800, disposte sugli elementi strutturali e sulle porzioni di tamponatura ad essi adiacenti. I tessuti sono stati poi impregnati con la resina epossidica bicomponente Kimitech EP-IN. Quest'ultimo è stato applicato a rullo in più mani in modo da garantire un'impregnazione completa ed efficace.
Le fasi successive hanno previsto la perforazione delle murature per l'inserimento di fiocchi realizzati impiegando strisce di tessuto in acciaio Kimisteel INOX, l'inghisaggio degli stessi con resina epossidica Kimitech EP-TX e la la stuccatura delle parti terminali sfioccate, con lo scopo di migliorare il collegamento tra le tamponature ed il telaio in c.a.. A lavorazione ultimata il rinforzo è stato infine spolverato con sabbia di quarzo sulla resina Kimitech EP-IN ancora fresca, per irruvidire le superfici del rinforzo e permettere le successive fasi di ricoprimento e protezione dei tessuti.