<p><img alt="" class="img-responsive" src="/sites/default/files/img/articoli/bando-degrado-urbano-facciamo-il-punto/degrado-urbano-muri.jpg" title="Bando per le aree urbane degradate: ecco i dettagli" /></p>
<p>Il 26 ottobre sulla Gazzetta Ufficiale n. 249 è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 ottobre 2015 recante "<strong>interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate</strong>". Il decreto, in attuazione dell'articolo 1 della legge n. 190/2014, stabilisce le modalità e le procedure per la presentazione dei progetti di riqualificazione da parte dei comuni e definisce, in maniera dettagliata, i criteri di selezione dei progetti. Gli stessi potranno essere <strong>presentati</strong> <strong>entro il 30 novembre 2015</strong>. Visto che il termine scadrà a breve, facciamo quindi un riepilogo dei punti principali del Decreto.</p>
<p>Innanzitutto la dotazione del Fondo per l'attuazione del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane è di 44.138.500,00 euro per il 2015 e di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017. <strong>La cifra complessiva è di 194.138.500,00 euro</strong>. I comuni che potranno farne richiesta dovranno avere nel proprio territorio la presenza di aree urbane degradate.</p>
<p><strong>Ma di quali aree stiamo parlando?</strong> Il testo chiarisce il concetto di "area urbana degradata" definendo la presenza di due indici da calcolare sulla base di una serie di fattori: l'indice di disagio sociale (IDS) e l'indice di disagio edilizio (IDE). Quest'ultimo compara lo stato di conservazione degli edifici dell'area urbana degradata con il valore medio nazionale. Per supportare i Comuni nella verifica dell’ammissibilità delle aree l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ha pubblicato sul proprio sito i dati statistici di tutti i comuni e un foglio excel che permette di calcolare entrambi gli indici.</p>
<p>► <strong><a href="http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdDett=53292" target="_blank">Qui potete accedere ai file e scaricarli dal sito web di Anci</a> </strong></p>
<h2>L'oggetto e gli obiettivi dei progetti</h2>
<p><span style="line-height: 1.6;"><strong>Per la presentazione delle domande i comuni possono farlo sia singolarmente, che come capofila</strong> di una aggregazione temporanea di comuni confinanti che hanno nel loro territorio la presenza di queste aree urbane degradate. Di conseguenza, ciascun comune può presentare un solo progetto o singolarmente o in aggregazione temporanea. I progetti devono avere a oggetto la riqualificazione delle aree urbane degradate, devono essere costituiti da un insieme coordinato di interventi diretti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, ed essere volti al miglioramento della qualità urbana, alla riqualificazione del tessuto sociale e alla riqualificazione ambientale. In particolare i progetti devono essere finalizzati allo sviluppo di servizi sociali ed educativi ed essere volti alla promozione delle attività culturali didattiche e sportive, </span>senza ulteriore consumo di suolo.</p>
<p>A tal fine <strong>ogni proposta di progetto, pena l'esclusione, deve</strong>:</p>
<ul>
<li>illustrare in modo chiaro e definitivo gli obiettivi generali e specifici;</li>
<li>illustrare i risultati attesi e la ricaduta sull'ambito di intervento sul quale si intende operare;</li>
<li>illustrare e articolare le attivita' progettuali;</li>
<li>illustrare le modalita' di realizzazione del progetto sotto il profilo tecnico, metodologico, organizzativo e logistico;</li>
<li>indicare il numero dei destinatari diretti, dei beneficiari indiretti e indicare le relative modalità di individuazione;</li>
<li>indicare le aree in cui saranno svolte le attivita' progettuali;</li>
<li>prevedere un programma di intervento delle attività;</li>
<li>contenere un programma economico finanziario, completo di eventuali contributi da parte del mercato privato così come dei fondi comunitari.</li>
</ul>
<h2>Criteri e punteggi per accedere ai finanziamenti</h2>
<p>Per quanto riguarda il livello progettuale richiesto, <strong>è necessario presentare lo studio di fattibilità, il masterplan e il progetto preliminare</strong>. Quest'ultimo, per gli interventi di riqualificazione urbanistica e infrastrutturale, costituisce il livello minimo. Ne consegue che a un maggior livello di maturità progettuale corrisponde un più alto punteggio utile per ottenere il finanziamento.</p>
<p>Per quanto riguarda il punteggio, attribuito alle domande dal comitato per la valutazione dei progetti di riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, <strong>i criteri adottati sono 4</strong>:</p>
<ul>
<li><strong>A:</strong> Riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale.</li>
<li><strong>B:</strong> Miglioramento della qualita' del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali ed educativi e alla promozione delle attivita' culturali, didattiche e sportive e alla tutela di minori ed adulti vittime di violenza, tratta, sfruttamento e abusi sessuali.</li>
<li><strong>C:</strong> Tempestiva esecutività degli interventi.</li>
<li><strong>D:</strong> Capacita' di coinvolgimento di soggetti e finanziamenti pubblici (nazionali ed europei) e privati e di attivazione di un effetto moltiplicatore del finanziamento pubblico nei confronti degli investimenti privati.</li>
</ul>
<p>Ciascun criterio prevede una serie di coefficienti, determinati da più fattori, che concorrono a definire il punteggio totale del criterio stesso. Infine, il punteggio complessivo di ciascun progetto è dato dalla somma del punteggio A, relativo al progetto di riqualificazione costituito da un insieme coordinato di interventi, e dalla sommatoria delle medie dei punteggi B, C e D. <strong>Al termine della procedura il comitato redige l'elenco dei progetti</strong> indicando, in base al punteggio complessivo ottenuto, il livello di priorità.</p>
<p>I progetti ritenuti ammissibili al finanziamento sono inseriti in un elenco decrescente in base al punteggio ottenuto. Per ciascun progetto che rientra nell'elenco, il finanziamento a carico del Fondo per l'attuazione del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane <strong>non può essere inferiore a 100.000,00 euro e non può superare l'importo massimo di 2 milioni di euro</strong>.</p>
<p>Per fornire ulteriori chiarimenti a chi ne faccia richiesta, il Dipartimento per le Pari Opportunità ha messo a disposizione dei Comuni interessati l'ndirizzo di posta: areeurbane.po@pec.governo.it. Per quanto riguarda i quesiti di carattere tecnico, urbanistico, architetturale e ingegneristico invece, il supporto è fornito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.</p>
<p>► <a href="http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/10/26/15A08012/sg" target="_blank"><strong>Vai al testo completo del Decreto 15 ottobre 2015</strong></a></p>
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