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Seminario Vescovile di Mazara del Vallo


Cantiere Consolidamento statico del Seminario Vescovile di Mazara del Vallo
Anno 2015
Località Mazara del Vallo
Zona Trapani
Europa
Italia
Sicilia

Committente Diocesi di Mazara del Vallo
Progettista Azzarito e Calamia Ingegneri Associati
Direzione dei lavori Azzarito e Calamia Ingegneri Associati
Impresa edile Impresa individuale Giglio Vito
Categorie di intervento Consolidamento strutturale con materiali compositi
Consolidamento strutturale con prodotti a calce

Il Seminario Vescovile della Diocesi di Mazara del Vallo, risale al 1579 ed è uno dei primi mai realizzati in Sicilia. L'edificio è stato oggetto di un recente intervento di consolidamento statico che ha riguardato il cornicione e il rinforzo del paramento esterno. L'intero progetto è stato affidato allo studio "Azzarito e Calamia Ingegneri Associati" di Trapani, che ha scelto le soluzioni Kimia per eseguire i lavori e al quale va il nostro ringraziamento per le foto e le informazioni utilizzate in questo articolo. 

Situazione pre-intervento

Una grossa porzione della facciata del Seminario risultava marcatamente fuori piombo e affetta da deformazioni ortogonali, in corrispondenza della porzione sommitale ove si poteva rilevare uno spanciamento nel piano orizzontale che interessava una porzione del cornicione sommitale per una lunghezza di circa 20 m. Tale configurazione, da imputare agli eventi sismici che hanno interessato la costruzione nel corso degli anni, risultava solo in parte stabilizzata dagli interventi di consolidamento eseguiti nel secolo scorso.

Secondo le fonti disponibili infatti, l'intervento era stato diretto dal Genio Civile negli anni ’50-60 e aveva previsto la realizzazione di due telai in c.a. al primo piano dell'edificio per l’ancoraggio della porzione della facciata affetta da meccanismo di rotazione. Tra i due telai in c.a., e quindi al centro della zona d’intervento, era possibile vedere ancora una capriata rinforzata precariamente con tavole d’abete chiodate, e semplicemente appoggiata su due pilastri di mattoni pieni addossati sul lato interno delle murature portanti.

La fase di monitoraggio

Nel periodo compreso tra aprile 2012 e maggio 2013, sotto la direzione dell'Ing. Azzarito, era stato eseguito il monitoraggio di alcune lesioni presenti sulle murature portanti dell’edificio. In particolare erano state monitorate due lesioni presenti al primo piano e una lesione alla base del cornicione sommitale. Durante la fase di rilievo del quadro fessurativo effettuata dal sottotetto posto al di sotto del cornicione sono emersi ulteriori dissesti e carenze strutturali come di seguito specificato: 

  • un muro di spina risultava lesionato in prossimità dell’ammorsamento col muro di facciata.
  • la capriata lignea posizionata al centro del sottotetto in corrispondenza del punto di massima deformazione del cornicione risultava provvista di rinforzi precari costituiti da tavolame di abete inchiodato alla stessa.
  • la struttura principale del controsoffitto dell’aula magna, posta al di sotto del cornicione, necessitava di un intervento di rinforzo a causa di notevoli fenomeni di instabilità.

La fase di intervento

L’intervento ha previsto principalmente il consolidamento statico della porzione del cornicione, di circa 20 m, affetto dal meccanismo di ribaltamento e il miglioramento dell’ancoraggio della facciata sottostante ai muri trasversali mediante l’inserimento di un cordolo interno a livello della gronda e di catene in acciaio in corrispondenza dei muri di spina. In particolare sui muri di spina, sono stati installati dei doppi tiranti in acciaio con capochiavi esterni ammorsati sulla facciata.

Sul paramento interno del parapetto del cornicione sommitale e sul paramento esterno dell'edificio è stato realizzato un intonaco strutturale utilizzando la malta a base calce Tectoria M15 in cui è stata inglobata la rete in fibra di vetro alcali-resistente, Kimitech WALLMESH MR, previa la completa rimozione dell’intonaco esistente. L'intonaco armato così realizzato è stato ancorato alla muratura, applicando i connettori in acciaio inossidabile Kimisteel CONNECT, provvisti degli appositi ripartitori di carico Kimisteel CONNECT RP.

Il cornicione sommitale è stato inoltre consolidato utilizzando fasciature verticali in FRP applicate sul paramento interno del parapetto. I tessuti in fibra di carbonio, Kimitech CB, sono stati applicati con le nostre resine epossidiche, Kimitech EP-TX e Kimitech EP-IN, rispettivamente per l'incollaggio e l'impregnazione dei tessuti, in modo tale da creare un materiale composito leggero ad elevata resistenza e in grado di dotare la muratura della resistenza flessionale necessaria a impedire il ribaltamento anche in caso di fenomeni sismici. Le fasciature in FRP sono state quindi ricoperte con nuovo intonaco.

L’ancoraggio delle fasciature in FRP è stato assicurato, nella parte inferiore dalla presenza del presidio antidelaminazione Kimitech FRP-LOCK, nella parte sommitale dal risvolto delle fasciature sulla copertina del cornicione e nella zona centrale da una doppia fasciatura trasversale. La copertina è stata rivestita successivamente con mattoni di argilla.

La capriata esistente, ubicata in corrispondenza del punto di massima deformazione del cornicione, è stata consolidata rispettandone la tipologia e i materiali originari, dopo attenta valutazione della consistenza degli elementi strutturali e dei nodi, delle condizioni del legno e della convenienza tecnico-economica del caso.

La capriata è stata ammorsata al cordolo e vincolata nel piano orizzontale con controventi a croce di S. Andrea costituiti da tiranti in tondo da 24 mm muniti di appositi tenditori. Infine sono stati sostituiti i correnti superiori dei tralicci lignei del controsoffitto affetti da fenomeni di instabilità, impiegando profili in acciaio ad anima piena della serie IPE a cui sono stati affidati per intero i carichi del controsoffitto. La carpenteria metallica è stata infine collegata al controsoffitto ligneo mediante barre filettate munite di rondelle e dadi di regolazione.

Si ringrazia per la collaborazione il nostro Area Manager per la Sicilia Fabio Amico.

Galleria fotografica: 


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