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Sismabonus: il prontuario degli interventi [aggiornato al Superbonus 110%]

Sisma Bonus, prontuario degli interventi in pdf su tablet

Classi di rischio sismico, detrazioni e soluzioni tecniche per edifici in muratura e cemento armato: il quadro sul Sismabonus e il prontuario degli interventi da scaricare

[Articolo aggiornato a Giugno 2020 in seguito alle novità introdotte dal Decreto Rilancio]

Il Sismabonus ufficializzato con il Decreto Ministeriale del 28 Febbraio 2017, è la misura con cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha recepito le indicazioni previste dalla Legge di Stabilità 2017 (L. 11 Dicembre 2016, n. 232) ove sono state introdotte misure finanziarie per favorire la mitigazione del rischio sismico del patrimonio edilizio italiano tramite l’iniziativa dei cittadini.

Tali misure, sotto forma di detrazioni fiscali crescenti (dal 50% all'85%) sono volte a premiare tutti quegli interventi di miglioramento sismico di edifici in muratura e in calcestruzzo. Il recente Decreto Rilancio del 19 maggio 2020 ha previsto un ulteriore potenziamento delle detrazioni, portandole a determinate condizioni, al 110%.

Ma quali sono le tipologie di intervento con le quali migliorare la sicurezza statica degli edifici e accedere così alle detrazioni previste dal Sismabonus? Le abbiamo elencate e illustrate nel documento: "Sismabonus: Guida tecnica agli interventi". Si tratta della versione aggiornata del nostro prontuario degli interventi 2017, ora con 20 problematiche e altrettante soluzioni operative ai fini dell'accesso al Super Sismabonus 110% introdotto con il Decreto Rilancio.

La nuovissima Guida può essere scaricata in fondo al presente articolo oppure, sempre nel nostro blog, nel nuovo pezzo datato giugno 2020.

Di seguito vediamo invece i punti essenziali del Sismabonus e il quadro generale sulle classi di rischio sismico e sulle detrazioni previste.

Le classi di rischio sismico

Le “Linee Guida" con l'Allegato A del DM 65 del 7 Marzo 2017 definiscono otto classi di rischio per gli edifici, dalla lettera A+ (meno rischio) fino alla G (più rischio), identificate sulla base di due parametri:

  • “Perdita Annuale Media attesa” (PAM), intesa come il costo di riparazione dei danni prodotti dagli eventi sismici che si manifesteranno nel corso della vita utile della costruzione, ripartito annualmente ed espresso come percentuale del costo di ricostruzione.
  • “Indice di Sicurezza” (IS-V) o “Indice di Rischio", definito come il rapporto tra l'accelerazione di picco al suolo che determina il raggiungimento dello “Stato Limite di Salvaguardia della Vita” e quella prevista, in sito, per un nuovo edificio.

Il progettista incaricato deve determinare la classe di rischio di appartenenza dell’edificio e i relativi interventi da eseguire per poter ottenere una riduzione del rischio stesso e accedere alle agevolazioni previste dalla Legge di Stabilità 2017.

Le detrazioni del Sismabonus e del Sismabonus 110%

Italia: mappa del rischio sismico 2015Le azioni di supporto all’edilizia previste nella Legge di Stabilità 2017 per tutti gli edifici ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3, come definito dall’Ordinanza PCM 3274/2003, garantiscono detrazioni variabili che vanno da un minimo del 50% fino a un massimo dell’85%. Tali detrazioni sono valide fino a un tetto massimo di spesa di 96 mila euro annui per ogni unità immobiliare e sono detraibili nei cinque anni successivi.

Per tutti gli edifici, sia a destinazione residenziale che produttiva, la detrazione minima è fissata al 50% (senza variazione di classe). Per le singole unità immobiliari, sia a destinazione residenziale che produttiva, le detrazioni sono elevate invece al:

  • 70% se l’intervento comporta il passaggio di una classe di rischio;
  • 80% se l’intervento comporta il passaggio di due classi di rischio.

Per gli edifici condominiali (anche al disotto delle 8 unità immobiliari, solo per interventi inerenti le parti comuni), le detrazioni sono innalzate al:

  • 75% se l’intervento comporta il passaggio di una classe di rischio;
  • 85% se l’intervento comporta il passaggio di due classi di rischio.

Le detrazioni previste dal Sismabonus sono estendebili fino al 110%, in virtù delle novità introdotte dal Decreto Rilancio del 19 maggio 2020, per le spese fatturate e pagate dal 1 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, per interventi volti a incrementare l'efficienza energetica del costruito (l'Ecobonus) e ridurre il rischio sismico (il Sismabonus). Per ulteriori informazioni in merito vi rimandiamo al seguente articolo: https://www.kimia.it/it/blog/sismabonus-110-scarica-la-guida-tecnica-agli-interventi

Valutazione della classe di rischio

Il progettista per effettuare la valutazione della classe di rischio sismico può seguire due metodi diversi:

  • convenzionale: applicabile a qualsiasi tipologia edilizia, si basa sull’applicazione dei metodi di analisi strutturale previsti dalle attuali Norme Tecniche vigenti. Dalla loro applicazione si estraggono le accelerazioni associate ai diversi stati limite per l’edificio considerato, a partire dalle quali è possibile determinare i parametri PAM e IS-V della struttura e di conseguenza la classe di rischio di appartenenza, intesa come la peggiore individuata dai suddetti parametri.
  • semplificato: applicabile nel caso di edifici in muratura, prevede la determinazione della classe di vulnerabilità attraverso la “Scala Macrosismica Europea” (EMS). La classe di vulnerabilità, unitamente alla zona sismica di appartenenza dell’edificio (vedi l’Ordinanza PCM 3274/2003), permette di individuare la classe di rischio dell’edificio.

Per quanto riguarda l’applicazione del metodo convenzionale non è possibile proporre a priori quali interventi consentano lo scatto di una o due classi, ma tutto è demandato alle analisi preliminari condotte dal progettista sull’edificio e alle scelte progettuali.

Per l’applicazione del metodo semplificato invece, sono le stesse “Linee Guida” che stabiliscono delle categorie d'intervento che consentono la riduzione della vulnerabilità anche se di una sola classe. Tali interventi, valevoli per gli edifici in muratura, anche se con delle limitazioni, sono estesi agli edifici in cemento armato e agli edifici a destinazione produttiva, assimilabili a capannoni industriali. Per quest'ultimi sono valide solo le detrazioni del Sismabonus quindi non quelle previste dal Superbonus 110%, salvo approvazione degli emendamenti al Decreto Rilancio.

Vunerabilità e soluzioni d'intervento: due esempi della Guida

Nella nuovissima Guida agli interventi sono state raggruppate le principali vulnerabilità di cui soffrono gli edifici in muratura, gli edifici in cemento armato e i capannoni industriali se sottoposti all'azione sismica. A ogni problematica corrispondono uno o più interventi risolutivi con soluzioni Kimia. Di seguito un estratto di quello che troverete nella Guida.
Per tutti gli altri interventi, compresi quelli sugli edifici a uso industriale, vi invitiamo a scaricare il documento in fondo all'articolo.

Edifici in muratura: ribaltamento di pannelli murari con rotazione rigida

Ribaltamento di pannelli murari con rotazione rigida

Problema: il meccanismo di ribaltamento di una parete muraria è molto frequente negli edifici in muratura. A seguito di un non perfetto ancoraggio con le altre due pareti perimetrali, infatti, in caso di sollecitazione può accadere che si formino delle cerniere presso l'asse orizzontale di base. Il pannello murario in tal caso ruoterà rigidamente attorno allo stesso asse generando la lesione.

Soluzione: fasce trasversali FRP in fibra di carbonio Kimitech CB, a collegare il pannello murario con gli altri muri perimetrali. Fissaggio anti-delaminazione con Kimitech FRP LOCK. In aternativa fasce trasversali FRCM in acciaio inox (Kimisteel INOX 800) o galvanizzato (Kimisteel GLV 650), a collegare il pannello murario con gli altri muri perimetrali. Fissaggio anti-delaminazione con fiocchi FRCM in acciaio inox o galvanizzato, o con piastre metalliche.

Edifici in cemento armato: sfondellamento dei solai

Sfondellamento dei solai

Problema: lo sfondellamento del solaio si verifica quando a seguito di degrado o di fattori esterni come un’azione sismica, alcuni elementi non strutturali che fanno parte del solaio stesso si distaccano.

Soluzione: rimozione delle parti danneggiate e applicazione della rete in fibra di vetro Kimitech 550+ collegata con tasselli Kimitech ASF ai travetti del solaio ed eventualmente annegata nella malta Betonfix AQM GG o Betonfix MONOLITE nel caso in cui non si voglia lasciare l'intervento a vista.

Scarica "Sismabonus: guida tecnica agli interventi"

La Guida tecnica al Sismabonus Kimia da scaricare qui sotto è uno strumento utile per identificare le aree d'intervento e le soluzioni tecniche utili ad accedere alle detrazioni fiscali previste per il miglioramento sismico degli edifici. Per ricevere assistenza progettuale scrivici in chat oppure utilizza il Servizio di Supporto alla Progettazione Kimia.

Scarica la Sismabonus 100%: Guida tecnica agli interventi

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