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E' necessario armare una soletta in cls? Chiedi all'Esperto

Secondo appuntamento con la rubrica "CHIEDI ALL'ESPERTO". Stavolta pubblichiamo la domanda di Enzo, da Messina, che ci chiede supporto per il rinforzo di un solaio in latero-cemento. Avete anche voi una domanda per il nostro Ing. Stefano Agnetti? Scriveteci a esperto@kimia.it. Le domande che riterremo più interessanti verranno pubblicate e commentate sul nostro sito.  

Devo rinforzare un solaio in latero-cemento esistente con una soletta in cls. È necessario armare la soletta con la rete?

Enzo (Messina)

Innanzitutto proviamo a pensare al solaio come a un elemento strutturale non solo per quello che riguarda le sue funzioni normali – cioè quelle che assolve quotidianamente – ma anche per la funzione che può ricoprire in circostanze eccezionali, come nel caso, per fare un esempio, di un evento sismico. In particolare, il solaio di un edificio costruito con criteri antisismici dovrà avere un comportamento rigido (rigidezza di piano) e un collegamento con le strutture verticali (continuità strutturale). La presenza di entrambi questi fattori permette all’edificio di avere il cosiddetto "comportamento scatolare".

In merito alla funzione del solaio, le attuali norme tecniche (Decreto Ministeriale 14/01/2008) precisano che “i solai devono assolvere funzione di ripartizione delle azioni orizzontali tra le pareti strutturali, pertanto devono essere ben collegati ai muri e garantire un adeguato funzionamento a diaframma”. Per esplicare questa funzione il solaio deve essere quindi sufficientemente rigido e opportunamente collegato ai muri. La normativa al riguardo indica che: “gli orizzontamenti possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano, a condizione che:

  • siano realizzati in cemento armato,
  • oppure in latero-cemento con soletta in c.a. di almeno 40 mm di spessore,
  • o in struttura mista con soletta in cemento armato di almeno 50 mm di spessore collegata da connettori a taglio opportunamente dimensionati agli elementi strutturali in acciaio o in legno e purché le aperture presenti non ne riducano significativamente la rigidezza." 

Pertanto, per eseguire il rinforzo del solaio nella maniera corretta e per considerarlo rigido, il mio suggerimento è quello di:

  1. realizzare una soletta in calcestruzzo, dello spessore di 4 o 5 cm minimo a seconda dei casi,
  2. che sia armata con una rete elettrosaldata, 
  3. e che sia collegata ai travetti mediante connettori a taglio e ai muri perimetrali.

Affidare il collegamento tra soletta e solaio esistente alla sola forza di adesione del nuovo getto è limitativo. La presenza dei connettori invece non solo offre una resistenza agli sforzi di taglio superiore, ma consente di solidarizzare i due elementi, evitando possibili crisi per instabilità che potrebbero instaurarsi in seguito all'azione sismica.

Il rinforzo del solaio potrà essere eseguito mediante getto di una soletta con Betonfix CR, betoncino cementizio antiritiro, arricchito con inibitori di corrosione, fibroarmato, a consistenza colabile, in cui verrà annegata la rete elettrosaldata, opportunamente ancorata ai travetti e ai muri perimetrali. Se vuoi approfondire poi il discorso sui sistemi di connessione per intonaci armati ti rimando, al riguardo, al nostro approfondimento sul connettore in acciaio inox Kimisteel Connect.

Ing. Stefano Agnetti, Responsabile Ufficio Tecnico Kimia

Ing. Stefano Agnetti, Responsabile Ufficio Tecnico Kimia

Ingegnere civile laureato a Perugia nel 2010 e PhD in ingegneria civile e materiali innovativi. In Kimia mi occupo di restauro e recupero edilizio. Mi piace viaggiare, sperimentare in cucina e sono un amante degli animali. Questo è il mio profilo Linkedin

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